Srebrenica: venti che scuotono il silenzio – Srebrenica: winds that shake the silence
Vent’anni fa, Srebrenica è stato teatro di un terribile genocido, il più grave in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale. In quei giorni, il mondo assistette alla furia dei soldati di Ratko Mladić e Radovan Karadžić. Oltre 8000 uomini morirono durante questa pulizia etnica. Furono sepolti in fosse comuni e ritrovati dopo molti anni. Hatidža Mehmedović ha 63 anni. Suo marito e i suoi figli sono stati uccisi nel genocidio. Oggi lei è la presidente delle “Madri di Srebrenica”. L’abbiamo incontrata a Potočari, vicino a Srebrenica, quartier generale delle Nazioni Unite. «Non ci hanno protetto. I caschi blu dell’ONU – dice – ci lasciarono nelle mani dei nostri carnefici». Il tempo si è fermato a Potočari. Come vent’anni fa, il silenzio regna in questo posto. In quelle terribili giornate insanguinate, donne e bambini furono caricati su autobus e tir. Alcuni di loro vivono ancora nei campi profughi di Spioniza. Li abbiamo incontrati.
Paolo Cittadini – Il Giorno – Brescia
Twenty years ago, Srebrenica was the set of a terrible genocide, the first in Europe after the Second World War. In those days, the world just observed the Ratko Mladić and Radovan Karadžić soldiers rampage. More than 8.000 men died in ethnical cleaning. Their relics was thrown in mass grave and was founded after many years. Hatidža Mehmedović is 63 years old. Her husband and her sons was killed in the genocide. Today, she is at the head of the association “Srebrenica’s Mothers”. We met her in Potočari, near Srebrenica, headquater of the United Nations. «They didn’t protect us. The UN Peacekeepers – she said – delivered us to our killers».
Time seems to stand still in Potočari. Like 20 years ago, silence reigns in that village. In those terrible bloody days, children and women were loaded on bus and trucks. Some of them are yet living in the Spionica refugee camp. We have met them.
Paolo Cittadini – Il Giorno – Brescia
L’ex fabbrica di batterie, usata come campo profughi nel luglio del 1995 a Potočari
Former factory of batteries, used as refugees camp on July 1995 in Potočari
Bambini giocano in strada a Spioniza, tra le case abitate dalle vedove di Srebrenica, arrivate nel luglio 1995
Children play on the street in Spioniza, between the houses where live widows of Srebrenica massacre, came here in July 1995
Bambini giocano in strada a Spioniza, tra le case abitate dalle vedove di Srebrenica, arrivate nel luglio 1995
Children play on the street in Spioniza, between the houses where live widows of Srebrenica massacre, came here in July 1995
Bambini giocano in strada a Spioniza, tra le case abitate dalle vedove di Srebrenica, arrivate nel luglio 1995
Children play on the street in Spioniza, between the houses where live widows of Srebrenica massacre, came here in July 1995
Sabrija Omerović ha perso il marito durante il massacro di Srebrenica
Sabrija Omerović lost her housband during the massacre in Srebrenica
Vedove di Srebrenica a Spioniza
Widows of Srebrenica in Spioniza
Mevlida è vedova dall’11 luglio 1995 e da allora vive a Spioniza
Mevlida is widow since July 11, 1995 and from then live in Spioniza
Sedina è rimasta vedova nel massacro di Srebrenica e vive a Spioniza dal 1995
Sedina is widow since Srebrenica massacre and lives in Spioniza since 1995
Il cimitero di Potočari dove sono seppelliti i resti di oltre 6000 persone uccise l’11 luglio 1995 a Srebrenica
The cimitery in Potočari where are buried more than 6000 bodies killed on July 11, 1995 in Srebrenica
Il cimitero di Potočari dove sono seppelliti i resti di oltre 6000 persone uccise l’11 luglio 1995 a Srebrenica
The cimitery in Potočari where are buried more than 6000 bodies killed on July 11, 1995 in Srebrenica
Il cimitero di Potočari dove sono seppelliti i resti di oltre 6000 persone uccise l’11 luglio 1995 a Srebrenica
The cimitery in Potočari where are buried more than 6000 bodies killed on July 11, 1995 in Srebrenica
Il cimitero di Potočari dove sono seppelliti i resti di oltre 6000 persone uccise l’11 luglio 1995 a Srebrenica
The cimitery in Potočari where are buried more than 6000 bodies killed on July 11, 1995 in Srebrenica
Una famiglia bosniaca prega nel cimitero di Potočari
A bosnian family pray in the cimitery of Potočari
Hatidža Mehmedović presidente dell’associazione “Madri di Srebrenica” prega tra le tombe del marito e dei figli, persi l’11 luglio 1995 durante il massacro di Srebrenica
Hatidža Mehmedović president of “Mothers of Srebrenica” association, prays between the housband and son’s tombs, lost on July 11, 1995 during massacre of Srebrenica
Hatidža Mehmedović presidente dell’associazione “Madri di Srebrenica” prega tra le tombe del marito e dei figli, persi l’11 luglio 1995 durante il massacro di Srebrenica
Hatidža Mehmedović president of “Mothers of Srebrenica” association, prays between the housband and son’s tombs, lost on July 11, 1995 during massacre of Srebrenica
Una famiglia bosniaca fuori dall’ex fabbrica di batterie utilizzata nel luglio 1995 come campo profughi
A bosnian family out of former factory of batteries used on July 1995 as refugees camp
Il cimitero di Potočari dove sono seppelliti i resti di oltre 6000 persone uccise l’11 luglio 1995 a Srebrenica
The cimitery in Potočari where are buried more than 6000 bodies killed on July 11, 1995 in Srebrenica